venerdì 9 novembre 2012

Donne d'Italia

È stato pubblicato in ottobre il rapporto 2012 sul Global Gender Gap (differenze fra uomini e donne), a cura del World Economic Forum. Sono stati analizzati 135 Paesi secondo indicatori di quattro categorie: partecipazione economica (dati su occupazione, uguaglianza salariale e percentuale di donne impiegate in lavori di prima fascia), istruzione, salute, ed empowerment politico (numero di donne impiegate nei pubblici uffici e in incarichi politici o di governo).

L’Italia perde 6 posizioni rispetto al 2011, scendendo dal 74esimo posto all’80esimo nella classifica generale ma ottiene un posizionamento ancora inferiore nell’area specifica della partecipazione economica, dove la ritroviamo al 101esimo posto. Anche nelle rimanenti tre categorie il nostro Paese non mostra risultati eccellenti, piazzandosi, in media, molto dopo gli altri Stati europei.

Sono dati che parlano da sé e descrivono una situazione non degna di un’Italia che aspira a riprendere il suo posto da grande potenza mondiale. Non è solo una questione di giustizia sociale, ma un disastro che comporta moltissime conseguenze in tutti gli ambiti della società, primo tra tutti l’economia.

Ho ripreso quasi tutto il testo di questo post da Alessia Mosca.

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